Il Monferrato, cuore verde del Piemonte, continua a regalare sorprese inaspettate a chi ama la natura, . Questa volta le protagoniste sono due istrici (Hystrix cristata), immortalate da una fototrappola mentre si muovevano con cautela al margine di un bosco.
Un incontro raro
Gli avvistamenti di istrici in Piemonte non sono comuni. Si tratta infatti di un animale prevalentemente notturno e molto schivo, difficile da osservare allo stato selvatico. La possibilità di vedere due esemplari insieme è un evento ancora più eccezionale, che sottolinea la ricchezza di biodiversità custodita nei boschi del Monferrato.
L’istrice in Italia
L’istrice è il più grande roditore europeo ed è facilmente riconoscibile per i suoi lunghi aculei bianchi e neri, che possono raggiungere i 30 cm. Questi aculei non vengono “scagliati” contro i predatori, come a volte si crede, ma servono a scoraggiare l’attacco. In caso di pericolo, l’istrice li drizza e li fa vibrare, producendo un caratteristico rumore.
Il Monferrato: un habitat ideale
Grazie ai suoi boschi misti, alle aree collinari e ai terreni coltivati, il Monferrato si conferma un ambiente favorevole alla presenza di questa specie. La varietà di habitat, unita alla crescente attenzione per la tutela del patrimonio naturale, contribuisce a rendere possibili avvistamenti come questo.
Perché proteggere l’istrice
La presenza dell’istrice è un segnale positivo: indica che l’ecosistema locale è in equilibrio e capace di ospitare specie selvatiche sensibili alle trasformazioni del territorio. Proteggere il suo habitat significa tutelare non solo una singola specie, ma l’intera rete di biodiversità che caratterizza il Piemonte.
Conclusione
Le rare immagini delle due istrici nel Monferrato rappresentano un’occasione unica per ricordare quanto sia importante preservare i boschi e i paesaggi collinari piemontesi. Un incontro fugace, ma prezioso, che ci invita a osservare con più attenzione la natura che ci circonda.